Nata originariamente nel 1467 in Umbria, Birra Fiorucci è sempre stata sinonimo di artigianalità, natura e autenticità. Fin dalle sue origini, questa birra si è distinta per l'uso di ingredienti organici, ispirandosi alla natura circostante per creare una bevanda che riflettesse il carattere unico della sua terra. Nel 2019, Daniele Fiorucci ha deciso di riportare in vita questa antica tradizione. Ha preso in mano le redini della produzione e ha trasformato un antico casolare a Torrimpietra, vicino Fiumicino, in un moderno ed efficiente birrificio. Questa struttura, costruita con cura e rispetto per la tradizione, è stata progettata per riproporre la qualità della birra di un tempo, utilizzando metodi artigianali ma con l'efficienza delle tecnologie moderne. Il birrificio si trova in una posizione ideale, vicino al mare, dove l'acqua di una qualità particolare gioca un ruolo fondamentale nella produzione della birra. Circondato dalla natura, questo luogo è perfetto per creare una birra che sia in armonia con l'ambiente e che porti avanti l'eredità di eccellenza che Birra Fiorucci ha sempre rappresentato.
Un Ricordo d'Infanzia: La Birra Scambiata per Coca-Cola.
Era un pomeriggio di primavera, e il piccolo Daniele, all'epoca un bimbo curioso di appena sette anni, stava giocando nel giardino di casa. Le giornate erano lunghe e luminose, piene di quei momenti in cui il tempo sembra dilatarsi e tutto è possibile. La sua tata, una signora dolce e affettuosa, era solita preparargli la merenda, e quel giorno aveva deciso di sorprenderlo con una bevanda fresca. Mentre Daniele correva spensierato tra gli alberi, la tata entrò nella cantina della casa, un luogo fresco e ombreggiato dove la famiglia Fiorucci conservava le loro preziose bottiglie. Cercando qualcosa da bere, i suoi occhi si posarono su una bottiglia scura con un'etichetta che le sembrava familiare. Convinta che fosse la sua amata Coca-Cola, prese la bottiglia e la portò in cucina. Con un sorriso affettuoso, versò la bevanda in un bicchiere e la servì al giovane Daniele, che la guardò con gli occhi spalancati e pieni di gratitudine. Senza esitare, prese un sorso e subito sentì un gusto diverso, profondo e inaspettato. Non era la dolcezza della Coca-Cola che si aspettava, ma una ricchezza di sapori che non aveva mai provato prima. Inizialmente confuso, Daniele osservò il liquido ambrato nel bicchiere.
“Non è Coca-Cola,” pensò, ma qualcosa di più speciale, qualcosa che parlava di storie antiche e tradizioni secolari.
Quel giorno, senza saperlo, aveva assaggiato per la prima volta una stout, una birra scura e robusta che, pur essendo stata scelta per errore, aveva lasciato un'impronta indelebile nel suo cuore. Quell'incidente, così singolare e inaspettato, accese in lui una passione per la birra che anni dopo lo avrebbe portato a riscoprire e rilanciare la Birra Fiorucci.
Ogni volta che Daniele sorseggia una birra, ricorda quel momento d'infanzia, un momento che ha segnato l'inizio di un legame profondo con questa bevanda, e con la tradizione che ora porta avanti con orgoglio.